Direi che il Fritto Misto Piemontese, non è proprio un piatto estivo, forse questo caldo non era previsto, ma oggi è la Giornata Nazionale del Fritto misto. E mi sono messa a fare il fritto misto alla piemontese per il Calendario del Cibo Italiano.
E’ uno di quei piatti che oggi non si fanno più. Un tempo il fritto misto alla piemontese era servito come antipasto al quale seguiva tutto un pranzo. Da non crederci. Oggi si serve come secondo piatto o piatto principale. Oggi rischia di scomparire dalle tavole per rinnovate idee di dieta e per i lunghi tempi di preparazione.
E’ uno di quei piatti da fare la domenica in una casa condivisa e allargata in cui al pranzo domenicale sontuoso si dedica tempo cndiviso anche nella preparazione. Anche se le versioni sono diverse a secondo delle varie zone resta un piatto sontuoso, con pezzi sia dolci che salati, per lo più impanati. Nato dalla necessità di utilizzare tutte le parti dell’animale in occasione della macellazione.
L’Accademia della Fricia, nata per non far cadere la tradizione al consumo di questo piatto, che richiede tempo per le operazioni di preparazione, sostiene che il fritto è composto da 15 parti di cui 9 salate, 5 dolci, 2 accompagnamenti: bistecca di maiale, bistecca di coscia di vitello, salsiccia di puro suino, filoni, animelle, cervelle, fegato bovino, polmone bovino, granelle, friciulin di semola, friciulin al cioccolato, bignola al cioccolato, mela (in pastella), amaretto (in pastella), carote fritte, bagnet verd. Tutte fritte dopo il passaggio in uovo e pan grattato, fatta eccezione per mela ed amaretto ed ovviamente le carote.
Visto la diversità della materia prima esce comunque un piatto ricco, per una famiglia di quattro persone, conviene invitare amici e condividere.
GIORNATA NAZIONALE DEL FRITTO MISTO ALL'ITALIANA
[…] Fritto Misto alla Piemontese a cura di Antonella Eberlin […]
Katia Zanghì
Bellissimo e impegnativo lavoro, Antonella. Chissà se riuscirò mai ad assaggiarne uno così..